RAFAEL Alexandre da Conceição LEAO

Destro naturale, 188 cm per 81 kg di peso, è un attaccante portoghese in forza al Losc Lille, classe 1999. Attaccante tra i più completi tra i giovani prospetti, si sta mettendo in luce nella Ligue 1 con , nel momento in cui scrivo 7 gol e 1 assist in 17 partite e 974 minuti giocati, davvero non male per un ragazzo di 19 anni. Rapidissimo, molto forte fisicamente e dotato di un’accelerazione portentosa, è stato paragonato, non a torto a Mbappe o a Lukaku. Il suo stile di gioco è tuttavia abbastanza “portoghese”, nel senso che non nasconde certo le sue qualità tecniche esibendosi spesso in giocate e skills tecniche di notevole fattura, a volte , però un po’ fini a se stesse. Si piace un po’, ha grande fiducia nei suoi mezzi e non lo nasconde di certo, però questo è anche sinonimo di personalità, no? non dovete però pensare a un giocatore bello ma inutile, tutt’altro: il mix di velocità, fisico, tecnica, gioco associativo, senso del gol ne fanno un giocatore molto interessante anche per i top club. In più, può giocare tranquillamente in qualsiasi dei tre ruoli del 433 , mentre in un 442 o in un 4231 lo vedrei meglio come punta centrale, perché , difendendo, molto meglio in pressione che in ripiegamento. Tra gli aspetti da migliorare forse il gioco di testa e quello spalle alla porta, come forse pure un po’ il tiro col piede meno buono, il sinistro. Ad ogni modo, io lo prenderei a occhi chiusi.

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Jean Clair TODIBO

Destro naturale, longilineo asciutto (189 cm di altezza), è un centrocampista centrale i appena 18 anni rinconvertito a difensore centrale che si è guadagnato il posto di titolare nella difesa del Toulouse e l’attenzione di media e osservatori per un grande inizio di campionato. Se consideriamo l’età, le prestazioni eche ha il contratto in scadenza a giugno 2019, ecco spiegato il motivo per il quale sia uno dei giocatori più chiacchierati in funzione calciomercato.
Giocatore dalle leve lunghe che usa in accelerazione per coprire a grandi falcate rapidamente grandi porzioni di campo, correggendo anche qualche errore di posizionamento, si può considerare, come difensore, più un giocatore che attacca l’avversario che uno che difende in maniera posizionale, forte e aggressivo, tenta spesso l’anticipo, anche in virtù dei grandi mezzi fisici. Il suo passato da centrocampista sicuramente lo aiuta dal punto di vista tecnico, pur non essendo un funambolo gestisce la palla con sicurezza, protegge bene la palla e , non di rado , lo si vede avanzare palla al piede. Inoltre è capace di esibirsi in lanci lunghi piuttosto precisi, soprattutto verso le fasce, anche col piede debole. Forte nell’intercetto aereo, deve forse migliorare nell’esecuzione dei colpi di testa, sia in fase difensiva (spesso rinvia in zone “pericolose” per il gegenpressing avversario) che in area avversaria. Dotato di un discreto tiro che però sfrutta poco da quando gioca come  centrale difensivo. Un po’ stilisticamente e tatticamente da sgrezzare ma da un potenziale enorme, paragonato a Varane , a me ricorda più Desailly o l’altro ex Toulouse Etienne Capoue, non è però ancora pronto per poter giocare da titolare in un club con ambizioni Champions o almeno lo vedo ad alto rischio errore in una partita da dentro o fuori. Di certo, per le valutazioni fatte prime è però un giocatore molto appetibile, visto oltretutto che è comunitario e che può disimpegnarsi bene anche davanti alla difesa, e anche un po’ più avanti. Tra i suoi (ex?) compagni del Tolosa occhio anche a Kelvin Amian.

Primo articolo del “nuovo” blog

 

Cari amici, che per 15 anni ci avete seguito prima su Splinder , poi su Iobloggo, benvenuti nella nostra nuova casa. Dopo tanti anni , gli ultimi dei quali il blog è stato aggiornato molto di rado, avevamo un po’ perso la voglia , presi un po’ da altre cose e forse anche un po’ demotivati dallo scarso supporto ricevuto da parte di Iobloggo, che comunque ringraziamo per averci ospitati per così tanti anni. Il vecchio blog rimarrà comunque online anche se potete trovare tutto il materiale , che abbiamo provveduto ad esportare, qui. Lasciateci qualche giorno per prendere ancora un po’ di dimestichezza con la nuova piattaforma, probabilmente la veste grafica attuale sarà modificata.

Per il resto, troverete  i contenuti del solito vecchio Football Art, come lo avete trovato dal 12 ottobre dell’ormai lontano 2003.

DALBERT Henrique Chagas Estevão

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sinistro naturale, normolineo asciutto (181 cm per 70 kg) è un laterale sinistro brasiliano, classe 1993, è uno dei "segreti" della stagione ai vertici del Nizza .Terzino brasiliano anomalo, è infatti molto preciso e concentrato in difesa, ottimo nel tackle, tempista negli interventi, anche duro quando serve, sempre ben posizionato e comunque veloce nei rientri difensivi. Tecnicamente è però brasilianissimo, dribbling, qualche ottima "skill" di qualità, aggiunti ad una rapidità di esecuzione e una velocità "esplosiva" notevole. Discreto anche nel gioco aereo, forse non ha dei piedi straordinari al momento di calciare in porta ma i cross sono di buona qualità. Il destro, come quasi tutti i mancini, soprattutto brasiliani, lo usa poco, ma con esiti discreti. E’ perfetto laterale per una difesa a 4, facendo bene le due fasi e in chiara ascesa, potrebbe diventare uno dei prezzi pregiati del prossimo calciomercato, in una posizione che forse non offre poi tantissimo in questo momento.  

Marc CARDONA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Destro naturale, longilineo asciutti (182 cm per 68 kg di peso), con un fisico esplosivo ma ancora da "riempire", è un centravanti catalano che milita nelle fila del barcellona B, dopo essere stato capocannniere In Segunda B con l’Atletico Sanluqueno. Attaccante che eccelle forse solo nel senso del gol ma che ha un repertorio piuttosto vasto, piedi buoni, buono stacco aereo, rapidità e velocità, intuito, freddezza, e quel pizzico di creatività che ad un attaccante serve, per realizzare giocate non sempre "standardizzate", come finalizzare con un colpo di tacco o rubare palla al portiere avversario. Giocatore di movimento, che ama essere nel centro dell’azione e partecipare alla manovra, si propone per la sponda,e l’uno due,e  raglia con efficacia dalle fasce al centroe  viceversa. Apparentemente leggerino, riesce a sviluppare una buona potenza nel salto, in corsa e anche nel contrasto.. Può migliorare in quasi tutti i fondamentali ma già adesso è un giocatore  che saltuariamente si è visto convocare in prima squadra. Classe ’95, pur non potendosi consideare tecnicamente un canterano, non avendo mai giocato nelle squadre giovanili del Barcellona, è però  uno di quei giovani che il Barcellona ha in camera d’attesa, pronti a dare il gran salto, in un ruolo in cui il Barcellona, tradizionalmente, è riuscito a sfornare in casa pochi giocatori validi, soprattutto in confronto ad altre posizioni del campo. 

Joel VELTMAN

 

Destro naturale, normolineo potente, è un difensore olandese in forza all’Ajax di Amsterdam e giocatore della nazionale olandese.

Giocatore solido, concreto, forse poco appariscente, non si può definire un giovanissimo, ma negli ultimi 2 anni è cresciuto e maturato a tal punto da diventare un giocatore appetibile per i grandi club. Nella stagione in corso , in particolare, la sua riuscita riconversione da centrale a laterale destro ne fanno un elemento dalle caratteristiche rare e preziose. Se come centrale ,infatti, distacca per la sua sobrietà, il suo tempismo, la sua abilità in marcatura, la capacità di uscire palla al piede e impostare l’azione con perfetti lanci lunghi oltre che non peccare dal punto di vista tattico, nella forza e nel gioco aereo, nonostante una statura (182 centrimetri) non proprio da granatiere, almeno per il calcio nord-europeo, come laterale ha sorpreso per la qualità del suo controllo di palla, la corsa, la resistenza, un sorprendente buon dribbling e il cross, soprattutto con il piede buono, il destro. Certo non siamo ai livelli di un Dani Alves, per citarne uno, o a un fluidificante puro ma comunque è un giocatore che in un modulo come il 433 che richiede spinta costante dei difensori di fascia, lui non fa mancare un apporto offensivo costante e di qualità. E sono pochi i giocatori con queste caratteristiche che possono giocare bene anche come centrale e che appunto, come laterale, riescono ad essere efficaci in attacco oltre che difensivamente impeccabili. Gran carattere, professionalità e mentalità da leader, a ormai 25 anni è pronto per un grande club. Quali? Ad occhio potrebbe far comodo al Barcellona, che proprio nei suoi ruoli ha carenze di organico o a squadre che giocando con la difesa a tre (Chelsea?) possono beneficiare di un giocatore che è ormai una via di mezzo tra un laterale e un centrale di difesa (ma che in una difesa a tre può fare tutti e tre i ruoli, tranquillamente) . 

Johan CRUIJFF (1947-2016)

 
Di Cruijff ( o in qualsiasi altro modo il cognome è stato storpiato) si è già detto tutto o quasi in vita. Dall’infanzia passata vicino al vecchio stadio De Meer, fino agli ultimi anni, da allenatore prima, da "consulente tecnico" poi. E’ stato l’alfiere di un calcio nuovo che allenatori come Michels, Kovacs, Happel, partendo dall’Olanda, fino a quel momento cenerentola del calcio europeo, hanno saputo imporre rapidamente a tutto il mondo. E’ stato uno dei pochi capaci di essere grandissimo calciatore e grandissimo allenatore, 3 Palloni d’Oro, icona del suo tempo ed icona senza tempo. E’ stato lui a creare la filosofia che ha portato il Barcellona oggi a dominare il calcio mondiale. La sfida al regime, lo storico 5-0 al Real Madrid, il titolo dopo un lunghissimo digiuno. Poi l’avventura americana e una terza vita da calciatore dove riuscirà a vincere ancora, in Olanda, facendo da padrino (e poi da allenatore) a Van Basten, la vittoria nell’unica stagione negli eterni rivali del Feyenoord, il ritiro. La fulminante carriera come allenatore, Ajax prima, Barcellona poi, il grande ciclo del Dream Team, le coppe Europee, la rivalità col Milan di Sacchi, la prima Champions del Barcellona, passando anche per quella sonora sconfitta ad Atene. Poi gli ultimi anni, come "guru", consigliere di Joan Laporta. L’attività sociale in favore dei giovani.
Ogni volta che parlava non diceva mai nulla di banale. Le giocate, i gol, l’eleganza, il genio.
Eppure le immagini che oggi mi vengono di più alla memoria sono quelle della tranquillità familiare.
Icona globale, è stato professionista esemplare e persona "normale" con l’unico vizio, alla fine fatale, del fumo.
3 figli e 50 anni d’amore con la sua Danny. Ed è proprio l’immagine di loro due in aereo, di ritorno da Monaco, dopo la sconfitta in finale del 1974, il "suo" mondiale, che ha vinto anche senza vincerlo, che doveva vincere e non ha vinto e il loro sorriso.
Che in fondo persino il calcio è solo un divertimento, un gioco.
Ciao Johan , grazie per tutto.

Adalberto Peñaranda

 Destro naturale, longilineo potente (185 per 79 kg di peso) è un attaccante venezuelano, in forza al Granada ma di proprietà dell’Udinese, classe 1997.

Giocatore più giovane a debuttare nel campionato venezuelano, giocatore più giovane della storia del Granada a debuttare nella Liga, giocatore più giovane in assoluto a siglare una doppietta nella Liga, battendo un certo Leo Messi. Già questo non sarebbe male come biglietto da visita. Ma è niente in confronto a questo gol di ronaldiana memoria. Ed è proprio il paragone inevitabile quello con Luiz Nazario de Lima quello inevitabile che si deve fare, guando si vede giocare questo ragazzo che sta bruciando le tappe (18 anni, 4 gol in 8 partite in Liga quest’anno, record su record e soprattutto una sensazione di onnipotenza in campo). Proprio come il primo Ronaldo la sua potenza, unite a un’accelerazione prodigiosa e a un controllo di palla, in corsa e da fermo, da funambolo che fanno di lui la croce di ogni difesa avversaria. Prima o seconda punta, ala destra o sinistra non cambia molto per un giocatore già maturo fisicamente e in buona parte anche mentalmente, che affronta le partite con grande intensità e partecipazione e che oltre al talento ci mette tanta grinta e fame. Grande giocoliere palla a terra, protegge benissimo il pallone ed è un grande dribblatore, è anche dotatissimo di giocate aeree, come stop a seguire, rovesciate, controlli volanti , oltre a un colpo di testa da migliorare ma già piuttosto buono (non ha un gran tiro, ma sui rinvii , nei duelli aerei si fa valere). Ha intuito e tempo nell’inserimento senza palla e nello scatto, si propone con movimenti corretti a seconda del ruolo che ricopre. Da centravanti gioca benissimo spalle alla porta, sapendo proteggere il pallone, fare la sponda o girarsi in un fazzoletto. 

Gran destro, è capace di usar bene anche il sinistro, anche in giocate difficili, come tiri incrociati e volèè, difficile trovargli difetti se non un certo innamoramento della palla e un certo eguismo che lo portano a volte a non servire un compagno che si sta smarcando: credo più per una mancanza tattica, di visione di gioco, di imparare a giocare più a testa alta che una scelta consapevole, ad ogni modo questo è il difetto più grande che deve sistemare. Fatto quello, migliorato il feeling con il tiro di testa, siamo di fronte a una specie di Ronaldo 2.0, leggermente meno tecnico ma più completo atleticamente anche sul piano della resistenza , più versatile e già più forte nel gioco aereo. Un potenziale Pallone d’Oro.